top of page

Comune di Trento e Bypass, smaltimento terre nelle cave?

Immagine del redattore: OndaOnda

Che l’interesse per l'ambiente tanto sbandierato dalla Giunta comunale sia meramente di facciata e decisamente in contrasto con quanto sta avvenendo a proposito di bypass, lo dimostra la vicenda delle terre da scavo da smaltire sul nostro territorio.

Infatti questo filone apparentemente minore della questione bypass dimostra in modo lampante che mentre si dice una cosa se ne fa tutt’altra, e non certo nell’interesse dei cittadini.

Riepilogando la questione, i fatti sono questi: dallo scavo del bypass escono quantità enormi di terre che possono essere classificate in tre modi:

1. terre pulite (chiamate “di colonna A”)

2. terre con valori di inquinanti che non permettono uso agricolo o abitativo (colonna B)

3. terre inquinate, da conferire in apposita discarica.


La volontà della Provincia e del Comune è stata quella, a loro dire, di sfruttare le terre di colonna A per il ripristino di cave esaurite.

La zona di Meano è interessata alla questione data la presenza di due cave dismesse. La preoccupazione della popolazione circa il conferimento di questi terreni è grande, vista la contiguità dell’area dello scalo Filzi con l’area SIN come è noto dalle cronache, e vista la presenza accertata di inquinanti nell’area.


In vari incontri pubblici e consigli circoscrizionali il sindaco e l’assessore Facchin hanno rassicurato la Circoscrizione, sostenendo che le preoccupazioni sarebbero infondate. Come risulta dai verbali e dalla nota inviata alla circoscrizione in data 16/09/2024 il comune “ribadisce che non esistono i presupposti affinché possa essere conferito materiale non rientrante in colonna A sul territorio di interesse di codesta circoscrizione”.

Peccato che, mentre il Comune rassicura, opera perché nelle cave avvenga tutt’altro.

Già oggi infatti esistono i presupposti di legge per poter portare nelle cave ben altro.


Le tempistiche sono interessanti: il 5 agosto 2024 la Provincia ha modificato la legge sulle cave (24/10/2006 n.7) inserendo un comma (art. 5 comma c 2 bis) che permette che “ i materiali di scavo che non si configurano come rifiuto, provenienti da opere pubblico o di interesse pubblico … possano essere depositati temporaneamente nelle aree del piano cave”.

In altri termini, i materiali di colonna B, possono essere portati “temporaneamente “ nelle cave. Questo fatto doveva essere noto ai vertici comunali, che hanno scritto e asserito tutt’altro nelle varie occasioni pubbliche.

Ma non basta. In questi giorni è in discussione la variante strategica al PRG: si tratta di un documento centrale perché dà l’indirizzo alla stesura dettagliata del PRG.

Nella variante (pag. 39 del documento degli obiettivi della variante strategica) si prevede di valutare l’utilizzo delle cave esaurite per scopi produttivi.

In altri termini, le cave dismesse, con l'approvazione di questa variante, vengono assimilate a tutti gli effetti con zone di tipo industriale, adatte a ospitare in via definitiva terre di colonna B.

Questa ipotesi è aberrante per vari motivi:

1. si pensa di poter utilizzare per usi produttivi aree ad ora immerse nel bosco, e che bosco dovevano ritornare ad essere, come se di aree a scopi produttivi non ce ne fossero abbastanza in valle dell’Adige;

2. si rischia di permettere il conferimento di materiali non puliti in aree incontaminate.

3. non si capisce inoltre in cosa dovrebbe consistere l'interesse pubblico di una tale scelta, che sembra piuttosto avvantaggiare solamente i proprietari dei terreni o titolari di concessione, che si troveranno a risparmiare gli oneri del ripristino ambientale, cui sarebbero obbligati per legge e magari anche a guadagnare, dal momento che di solito chi riceve materiale da colonna B riceve pure un indennizzo.

Tale proposta inoltre non può che allarmare i cittadini, anche data la mancanza di trasparenza dell’amministrazione pubblica, che ha più volte negato quanto invece risulta da atti ufficiali.


Come si può chiedere di fidarsi delle istituzioni se poi, alla verifica dei fatti, ci si scontra con affermazioni lontane dal vero e decisamente fumose? Chiediamo con forza che tale ipotesi venga eliminata dalla Variante al PRG.


-Giulia Bortolotti




3 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page